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Il grande gelo di inizio febbraio 2012 al NE

Il nordest in questa ondata di gelo storica è rimasto sostanzialmente ai margini come neve, mentre il freddo l'ha fatta sicuramente da padrone con temperature notevoli considerata la situzione. La zona più colpita in fatto di neve è stata il basso polesine con oltre 35 cm caduti, mentre nel resto del veneto si và dai 20 cm totali nel basso veneto occidentale ai 10 cm del veronese, ai 4-5 cm del padovano, trevigiano e veneziano fino ai pochi centimetri di Belluno.

La prima nevicata si ha l'1/2 febbraio, la perturbazione è molto meridionale ed il basso veneto è colpito di striscio. Il polesine accumula mediamente 15 centimetri, mentre a Merlara l'accumulo si ferma a 7 cm in decrescita molto veloce andando verso nord (Urbana 4 cm, Montagnana 2 cm). In questa nevicata il centro di Bologna accumula 58 centimetri di neve.
Il forte vento di bora che segue questa prima perturbazione fà sublimare molto velocemente la poca neve caduta e già il 3 febbraio la copertura non era più omogenea nella bassa padovana. Possiamo vedere nell'immagine satellitare del 3 febbraio (Merlara è il puntino verde) come il Veneto ed il NE in generale siano riamsti ai margini.



Altre 2 perturbazioni (4 e 7 febbraio) interessano nuovamente l'italia centrale lasciando sempre ai margini il veneto pianeggiante. Merlara accumula poco meno di 1 cm sabato 4 febbraio, il basso Polesine riesce ad accumulare qualche centimetro in più mentre il resto del Veneto rimane sempre senza nessun accumulo. La costante di questi primi 7 giorni di febbraio sono la bora forte, con temperature negative anche in pieno giorno con il sole. Condizioni che portano la laguna di Venezia al congelamento quasi totale, cosa che non si vedeva dal 1985. (Foto M. Agostinis, Utente Baba forum Meteo4 e Lisa Andriolo)



















Con queste condizioni di freddo intenso con forte vento, anche i grandi canali della pianura interna iniziano a gelare come non accadeva dai grandi inverni storici. Qui sotto alcune foto scattate ad Adria Domenica 5 febbraio. Il soggetto è il ramo del Canal Bianco che passa per il centro di Adria.































La sera di giovedì 9 febbraio arriva la seconda irruzione di burian. La goccia in quota che accompagna l'aria fredda è vista in entrata direttamente sul nord italia. Nella notte sono attesi forti venti da NE che dovrebbero portare con sè vere e proprie tormente di neve (blizzard). Inaspettatamente la goccia passa leggermente più a NW del previsto e gli effetti sul veneto si riducono ad una spolverata di circa 1 cm su tutto il territorio, con accumuli leggermente superiori in pedemontana (circa 4 cm). Nella notte fra venerdì e sabato la quinta perturbazione (figlia della goccia transitata giovedì) è attesa sulle regioni centrali. Il basso veneto è di nuovo ai margini con accumuli nulli su tutta la regione tranne il basso polesine, ancora colpito abbastanza bene con 10-15 cm di neve.
Quando ormai tutto sembrava sfumato, nella mattinata di domenica, la ritornante della perturbazione di sabato regala un'inaspettata nevicata su tutto il Veneto. Il SW padovano accumula 10 centrimetri, Padova e Venezia 5 cm, Treviso 7 cm. Nevica a larghe falde con temperature comprese fra i -4° ed i 5°, bisogna risalire al 1991 per veder nevicare con queste temperature e vento calmo. Una piccola sopresa alla fine di un grande evento che ha trascurato da un punto di vista della neve solo il NE.

Riporto nella tabella sottostante gli estremi termici della stazione di Merlara registrati in questi primi 13 giorni di febbraio. Spiccano due minime sotto i -10° senza neve al suolo e 5 giornate di ghiaccio, che sommate alle 4 di gennaio portano il totale invernale a 9! Anche qui un numero che se la gioca con i grandi eventi storici del passato.

GiornoMinMax
01/02 -2.3° +1.2°
02/02 -3.3° +0.0°
03/02 -6.1° -0.1°
04/02 -5.7° -1.9°
05/02 -8.3° 0.2°
06/02 -10.6° 0.8°
07/02 -4.5° 2.4°
08/02 -5.3° 5.4°
09/02 -10.1° 4.3°
10/02 -4.4° -0.1°
11/02 -6.4° +0.2°
12/02 -7.4° -0.2°
13/02 -8.8° +1.0°


Riporto ora una carrellata di foto della nevicata finale di domenica 12 febbraio, 10 centimetri sofficissimi caduti con temperature fino a -5°.

Urbana centro alle 9.30 del mattino



le temperature rigide permettono alla neve sollevata dalle ruote di attaccarsi al posteriore dell'auto



strade di campagna verso Terrazzo/Begosso



passeggiata mattutina sull'argine dell'Adige fra Castelbado e Begosso con neve a larghe falde







Inizio del Canale Fossetta completamente ghiacciato, lo specchio d'acqua ha una profondità limitata ma la superficie è molto ampia, almeno 300-400 metri quadrati.























Verso le 11.30 smette di nevicare e spunta il sole: lo spettacolo è assicurato.



Il giro continua nel pomeriggio nelle valli delle Minotte, fra canali ghiacciati e campi innevati.







i canali, ghiacciati nei primi giorni di febbraio, conservano gelosamente i 10 cm di neve











Il ghiaccio è molto spesso e permette di passeggiarci sopra tranquillamente nonostante le dimensioni ragguardevoli del canale.















Il gelo notturno continuerà ancora qualche giorno in attesa di un lento ritorno alla normalità.

Il febbraio 2012 sarà ricordato come un evento unico per alcune regioni del centro Italia senza alcun riscontro storico nell'ultimo secolo, mentre per il NE è stato un evento eccezionale per la durata ed intensità del freddo (laguna di Venezia ghiacciata) ma non di certo eccezionale, anzi per estremi di neve e freddo è stato battuto dal recente dicembre 2009.

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Luca Stevanato

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