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Il gelicidio del 22 Dicembre 2009

Dopo la storica ondata fredda una profonda depressione sul golfo di Biscaglia si avvicina all'Italia convogliando correnti calde da SW. L'aria calda non riesce a scalzare in un primo momento l'aria molto fredda al suolo e nella giornata di martedì si ha un episodio di gelicidio nelle nostre zone.
Si parte nel pomeriggio/sera di lunedì quando nell'alta pianura si ha una copiosa nevicata con accumuli dell'ordine dei 10-20 cm con punte di 25 cm a ridosso dei colli Berici nel Vicentino. Qui rimaniamo sempre ai margini di questo primo peggioramento e l'accumulo è di soli 2 cm grazie ad una breve nevicata verso le 21 con una temperatura risalita a 0°. Di notte il vento gira da W portando il freddo accumulato nella pianure della lombardia e la temperatura crolla sino a -3°. Intanto deboli nuclei precipitativi risalgono da SW portando al pericoloso fenomeno del gelicidio. Piove per qualche ora con -3° formando uno strato di ghiaccio su tutte le cose.







































Le nostre zone sono poco colpite mentre nel medio polesine e ferrarese la situazione è molto pericolosa. Viene chiusa l'A13, la superstrada per i lidi ferraresi e molte altre strade principali e secondarie. La viabilità è al collasso e non si contano più i tamponamenti e le uscite di strada.
La situazione rimane critica per tutto il giorno anche se l'aumento graduale della temperatura permette il ristabilizzarsi della situazione almeno nelle strade. Di sera arriva una seconda perturbazione che porta ad intense pioggie con temperature ancora leggermente negative. Fortunatamente sulla strada non si forma più ghiaccio, ma lo spettacolo sulla vegetazione è incredibile.



































Il giorno seguente la temperatura rimane relativamente bassa permettendo al manto di conservarsi. Il "colpo di grazia" si ha con un'altra calda perturbazione che riesce a scalzare il cuscino freddo con i venti da NE e fa scomparire l'ultima neve nella mattina della vigilia.
Un episodio di gelo da ricordare, non lo rivedremo per chissà quanto tempo.
Luca Stevanato

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